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I valori dell'Europa
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Sciolla, Loredana

I valori dell'Europa

Treccani, 10/06/2021

Abstract: Tratto da Europa. Culture e società - opera edita da Treccani che analizza aspetti delle società e delle culture che hanno contribuito a rendere possibile l'unione di paesi che avevano alle spalle numerose e anche recenti lotte fratricide – questo volume offre una panoramica dei valori e delle appartenenze religiose nuove e tradizionali che caratterizzano le diverse aree dell'Europa attuale. Non solo vengono esaminate nei loro elementi fondamentali le più importanti fedi che caratterizzano l'eredità religiosa europea, il cattolicesimo romano e quello ortodosso, l'ebraismo e il protestantesimo, ma viene delineata una nuova geografia religiosa, con l'emergere di un islam europeo, di nuovi movimenti e gruppi importati attraverso l'immigrazione. La modernizzazione e l'industrializzazione che hanno caratterizzato la storia dell'Unione Europea hanno generato anche un processo accelerato di secolarizzazione che distingue questi territori e queste culture da altre aree geografiche sviluppate, come gli Stati Uniti, facendone, secondo alcune interpretazioni, un "caso eccezionale".

Convivere con la catastrofe. Piccolo manuale di collassologia
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Servigne, Pablo - Stevens, Raphaël - Bertolini, Sandra - Cochet, Yves

Convivere con la catastrofe. Piccolo manuale di collassologia

Treccani, 10/06/2021

Abstract: E se la nostra civiltà crollasse? Non in diversi secoli, ma adesso, nel corso della nostra vita. Lontano dalle previsioni Maya e da altre escatologie millenarie, un numero crescente di autori, scienziati e istituzioni annuncia la fine della civiltà industriale sviluppatasi negli ultimi due secoli. Cosa dobbiamo pensare di queste drammatiche previsioni? In questo libro, Pablo Servigne e Raphaël Stevens analizzano le ragioni di un possibile crollo del sistema e propongono una  panoramica interdisciplinare di quella disciplina ormai nota come "collassologia". Articolando e dando fondamento a intuizioni condivise da molti di noi, rendono immediatamente leggibili i fenomeni di "crisi" che viviamo e i problemi principali del nostro tempo. E ci mostrano come la vera utopia, oggi, sia diventata la convinzione che tutto possa andare avanti come prima. Il collasso è l'orizzonte della nostra generazione, è l'inizio del suo futuro. Cosa succederà dopo?

Teoria politica del denaro. Da Aristotele a Keynes
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Eich, Stefan - Spediacci, Elisabetta

Teoria politica del denaro. Da Aristotele a Keynes

Treccani, 02/06/2023

Abstract: La crisi finanziaria globale del 2008, la risposta monetaria al Covid-19, la catastrofe climatica ormai in atto e la crescita incessante delle disparità economiche hanno mostrato come il denaro sia diventato il vero campo di battaglia su cui si scontrano concezioni del futuro in contrasto tra loro. I filosofi politici giocano un ruolo cruciale in questi dibattiti, offrendo gli strumenti concettuali per indagare cosa si intende per giustizia e democrazia in quel peculiare ordine monetario che è il capitalismo finanziario e recuperando o creando un linguaggio adatto a discuterne. Riesaminando le intuizioni dei principali pensatori politici dall'antica Grecia a oggi – da Aristotele a Locke, da Fichte a Marx, a Keynes –, la grande storia intellettuale della moneta ricostruita da Stefan Eich mostra come il protagonista di queste pagine non sia solo un mezzo di scambio, ma anche un'istituzione centrale di governo politico. Poiché la modernità monetaria, sempre sospesa tra aspettative di espansione e uno spazio di esperienza instabile, ha trovato la sua espressione più pura nei momenti di difficoltà, quando sono emersi nuovi modi di affrontare il problema, l'autore ha individuato e indagato sei fasi di crisi avvicendatesi nel corso della storia e ha illustrato come solo acquisendo una maggiore consapevolezza dei limiti storici della politica monetaria potremo iniziare ad articolare concezioni più democratiche del denaro come bene pubblico.

Pace
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Bobbio, Norberto - Francesco, Papa

Pace

Treccani, 26/05/2022

Abstract: "Piaccia o non piaccia, ne siamo o no consapevoli, la nostra civiltà, o ciò che noi consideriamo la nostra civiltà, non sarebbe quello che è senza tutte le guerre che hanno contribuito a formarla": queste disincantate parole di Norberto Bobbio sulla guerra, considerata evento Tragico ma immanente alla storia umana, mostrano come di pace si possa parlare solo a partire dal suo opposto. Da qui prende avvio la riflessione di uno dei massimi filosofi della storia italiana: dalla consapevolezza che quello della pace è sì uno dei grandi problemi dell'umanità, ma non è il problema unico, la cui soluzione possa liberarci da tutti i mali e renderci definitivamente felici. Finché le sue radici affonderanno nel terreno instabile dell'equilibrio del terrore instauratosi dopo l'uso delle armi nucleari,la pace sarà sempre uno stato temporaneo, avverte l'autore: D'altra parte, anche Papa Francesco, con le cui parole si è scelto di aprire questo volume, ci ha ricordato che "la storia è un'infinita serie di trattati di pace smentiti da guerre successive, o dalla metamorfosi di quelle stesse guerre in altri modi o in altri luoghi". Pur tuttavia, "la pace va cercata sempre e comunque".

Geopolitica pop. conflitti, simboli e identità dal K-pop a Masha e Orso
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Natali, Giacomo

Geopolitica pop. conflitti, simboli e identità dal K-pop a Masha e Orso

Treccani, 20/10/2023

Abstract: Dalla diffusione delle telenovelas turche al rapporto tra Peppa Pig e la Brexit, dall'impatto dell'Eurovision sul conflitto ucraino a quello del servizio militare dei componenti dei gruppi K-pop sugli equilibri atomici tra le due Coree, questo libro rivela, prendendo in esame temi apparentemente superficiali, come spesso non ci accorgiamo degli aspetti geopolitici del nostro consumo mediatico giornaliero. Analizzando in ogni capitolo un diverso fenomeno culturale, fino a coprire tutti i continenti, l'autore porta alla luce le connessioni esistenti tra cultura popolare ed equilibri internazionali attraverso il racconto di storie sorprendenti. Il suo approccio manifestamente multidisciplinare attinge da semiotica, sociologia, cultural studies, ma anche dalle radici del discorso geopolitico, dalle relazioni internazionali, dalla geografia umana e dagli studi strategici. L'obiettivo è duplice: fornire a un vasto pubblico nuovi strumenti per comprendere meglio ciò che avviene nel mondo e al tempo stesso contribuire a rendere più definiti i lineamenti di un ambito di studi che fuori dall'Italia gode da alcuni anni di una sempre maggiore considerazione, quello della popular geopolitics o geopolitica pop.

Il valore delle parole
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De Mauro, Tullio - Gensini, Stefano

Il valore delle parole

Treccani, 18/04/2019

Abstract: Le parole hanno una forma e una struttura, occupano uno spazio linguistico e culturale e rivestono un ruolo sociale. Ma le parole hanno anche e soprattutto un valore, indagabile dagli strumenti della semantica, che Tullio De Mauro ha contribuito a rendere una vera e propria scienza del linguaggio. Queste pagine offrono al lettore una riflessione di ampio respiro sullo stato dell'arte di una disciplina che dal rigore dell'analisi linguistica allarga il proprio sguardo alla filosofia e alla logica, fino alle più recenti contaminazioni della biologia e dell'intelligenza artificiale. Introdotto da un illuminante saggio di Stefano Gensini, Il valore delle parole rappresenta la sintesi del pensiero di uno dei più importanti intellettuali italiani, che ha saputo leggere attraverso il linguaggio il movimento e il pensiero di un'intera comunità.

Intellettuali
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Bauman, Zygmunt - Bongiovanni, Bruno

Intellettuali

Treccani, 19/01/2024

Abstract: Era il 1898 quando l'editorialista Georges Clemenceau definì "intellettuali" un composito e nutrito gruppo di illustri personalità, accademici, artisti, architetti, giuristi, medici, scrittori ‒ del calibro di Émile Zola, Anatole France, Marcel Proust ‒ che sulle pagine del quotidiano "L'Aurore" animò una discussione intorno all'"affaire Dreyfus" e alla necessità di difendere pubblicamente i valori della giustizia e della verità. Nonostante la figura dell'intellettuale non fosse certo nuova, Clemenceau consacrò in qualche modo la nascita di un termine poi entrato nel linguaggio comune, identificando una forza sociale e politica che con la sua militanza ha caratterizzato innegabilmente tutto il corso della cultura occidentale. Introdotti dalla illuminante riflessione filosofica di Emanuele Coccia, Bauman e Bongiovanni ne ricostruiscono la storia, i tratti, le trasformazioni, i complessi intrecci con il potere.

NGF. La molecola della vita
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Levi-Montalcini, Rita - Cattaneo, Elena

NGF. La molecola della vita

Treccani, 18/04/2019

Abstract: La scoperta del Ngf (nerve growth factor, fattore di crescita nervoso) è stata in campo neuroscientifico un progresso paragonabile alla scoperta del primo neurotrasmettitore e del primo ormone; scoperta per la quale, infatti, Rita Levi-Montalcini è stata insignita nel 1986 del premio Nobel per la medicina, insieme al biochimico Stanley Cohen. Questo testo introduce le dinamiche che coinvolgono il Ngf, una proteina che svolge un ruolo di primo piano nella creazione e nello sviluppo del sistema nervoso dei vertebrati; un passo di fondamentale importanza per la cura delle malattie nervose. Ngf. La molecola della vita, introdotto dalla biologa e senatrice Elena Cattaneo, è il racconto di uno dei più avvincenti capitoli della storia della scienza italiana.

Psicologia archetipica
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Hillman, James - Ronchey, Silvia

Psicologia archetipica

Treccani, 18/11/2021

Abstract: "Chiamate, vi prego, il mondo "la valle del fare anima"": a queste parole del poeta John Keats si ispirò James Hillman quando, negli anni Settanta, rivoluzionò i dogmi della psicologia e della psicoterapia junghiana con la sua "psicologia archetipica". Da lui stesso definita "movimento culturale", questa "re-animazione" della psicologia analitica intendeva oltrepassare l'ambito degli studi clinici e i modelli scientifici per collocarsi più diffusamente nel solco della cultura dell'immaginazione occidentale, tessendo legami con le arti e la storia della società. Ma a differenza delle principali psicologie del XX secolo, che hanno le loro fonti – la lingua tedesca e la Weltanschauung monoteistica ebraico protestante - nell'Europa del Nord, la revisione di Hillman ha origine in quel Sud, in quel mondo mediterraneo che, oltre a essere luogo geografico, culturale, etnico, è anche luogo simbolico, con le sue immagini e i suoi riferimenti, la sua umanità sensuale e concreta, i suoi dei e i loro miti, le cui metafore sono i principali veicoli espressivi degli archetipi, le forme primordiali e irriducibili della psiche.

Big Data
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Ferrari, Anna - Giordano, Paolo

Big Data

Treccani, 08/07/2021

Abstract: "All'inizio del 21° sec. la ricerca scientifica ha adottato un quarto nuovo paradigma (The fourth paradigm, 2009) che unisce raffinate teorie, la raccolta di grandi quantità di dati sperimentali e l'uso di sofisticati calcolatori e reti informatiche distribuite, per cercare risposte alle domande fondamentali su noi stessi e sull'Universo che ci circonda. Nasce l'era dei big data, che in pochi anni ha rivoluzionato non solo la scienza, ma anche l'economia e la società in tutto il mondo." (Alberto Di Meglio e Anna Ferrari)

Paura della scienza. L'età della sfiducia dal creazionismo all'intelligenza artificiale
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Pedemonte, Enrico

Paura della scienza. L'età della sfiducia dal creazionismo all'intelligenza artificiale

Treccani, 16/09/2022

Abstract: Perché negli anni del Covid-19, nonostante la rapidità con cui sono stati messi a punto i nuovi vaccini, molte persone nutrono diffidenza o ostilità nei loro confronti? Partendo da questa domanda, Enrico Pedemonte è risalito alle origini della sfiducia nella scienza dilagante ai nostri giorni. La prima parte del viaggio lo porta a indagare le ragioni che hanno spinto gli evangelici americani a costruire una scienzaalternativa al darwinismo; l'industria (dal tabacco al petrolio) a fare colossali investimenti per contestareil consenso scientifico; gli ambientalisti a screditare il biotech; il movimento postmoderno ad attaccarele certezze della scienza. E mentre affiorano le radici storiche del negazionismo no-vax, l'autore dimostra come la ricerca abbia cambiato pelle diventando un mondo sempre più privatizzato, dove si moltiplicano le truffe. La tesi di fondo è che la sfiducia nella scienza sia solo una delle forme con cui i cittadini si oppongono al Potere. Nella seconda parte emerge il ruolo centrale che l'intelligenza artificiale sta assumendo nella rivoluzione tecnologica in corso. Destinata a cambiare il mondo con una rapidità mai vista prima, a diventare l'unica scienza, l'ia è alla base dei rapidi progressi in tutti i settori dellaricerca e promette di risolvere molti drammatici problemi del pianeta. Ma c'è un'altra faccia della medaglia: questa tecnologia è controllata da un numero sempre più ristretto di società private, in prima fila le piattaforme tecnologiche, che detengono il monopolio delle sue applicazioni. Il controllo pubblico di questo immenso Potere diventa un obiettivo indispensabile per evitare lo scetticismo e la rabbia nei confronti (anche) della scienza.

Lo spazio tra le cose. Aristotele e la felicità del cambiamento
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Ambrosio, Annalisa

Lo spazio tra le cose. Aristotele e la felicità del cambiamento

Treccani, 22/09/2023

Abstract: Potenza e atto: una delle coppie più famose della filosofia di tutti i tempi, un gran rebus su cui i pensatori si sono arrovellati per secoli, ma soprattutto uno schema elementare per leggere e interpretare il divenire. Osservare sé stessi e il mondo attraverso la lente speciale di questi due concetti‑chiave aiuta a comprendere e ad accettare la mobilità, il cambiamento, la trasformazione: le cose e gli esseri umani sono anche tutto ciò che sono stati e che potrebbero diventare. Crescere, invecchiare, innamorarsi: tutto si svolge nello spazio che separa la possibilità dalla realtà, quella zona misteriosa e fluida con la quale facciamo continuamente i conti, ogni giorno della nostra vita.

Lavoro
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Fourastié, Jean - Landini, Maurizio

Lavoro

Treccani, 16/09/2022

Abstract: "Non c'è vita senza lavoro": da questo assioma si sviluppa l'articolata riflessione di Jean Fourastié che ripercorre tutta la storia dell'attività dell'uomo, partendo dalla profonda differenza esistente tra l'accezione del termine "lavoro" dei nostri più lontani antenati e quella propria delle società contemporanee. L'analisi non si limita a seguire il corso dei molteplici cambiamenti, ai fini della produttività, intervenuti grazie alle innovazioni nel campo scientifico e in quello tecnologico, ma si sofferma in particolare sul valore umano e identitario del lavoro, sul suo significato per la dignità dell'individuo. In tal senso, oltre a esaminare aspetti come l'organizzazione, la divisione dei compiti, la subordinazione gerarchica, l'autore ha dedicato particolare attenzione al tema della durata del lavoro e del rapporto con il tempo libero – un aspetto su cui si discute molto nelle nostre società e che si apre a più ampie considerazioni sulla qualità della vita – nonché a quello, purtroppo attualissimo, della lotta contro la disoccupazione e delle problematiche future che inevitabilmente ci troveremo ad affrontare. Proprio su quest'ultimo nodo ben si innesta l'introduzione di Maurizio Landini che, nel suo ruolo di segretario nazionale del principale sindacato dei lavoratori italiani, offre un ideale seguito alle considerazioni di Fourastié.

Il bazar della memoria. Come costruiamo i ricordi e come i ricordi ci costruiscono
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O'Keane, Veronica - Pennacchietti, Natascia

Il bazar della memoria. Come costruiamo i ricordi e come i ricordi ci costruiscono

Treccani, 14/06/2022

Abstract: Nostalgia, tristezza, rimpianto, perdita: i ricordi che affiorano improvvisi alla coscienza e hanno il poteredi commuoverci sono il frutto di un complesso processo neurale che si svolge all'ombra della nostra quotidianità̀, ma allo stesso tempo plasmano essi stessi il nostro modo di essere, di percepire il mondo che ci circonda, di comportarci, e alimentano fervidamente la nostra immaginazione. La psichiatra Veronica O'Keane ha trascorso molti anni osservando come la memoria e l'esperienza siano indissolubilmente intrecciate: i ricordi frammentati delle persone che convivono con gravi malattie mentali le hanno permesso – alla stregua di Oliver Sacks – di illuminare i misteri del cervello umano e di rapportarlial mondo dell'esperienza. Perché́ i ricordi possono sembrare così reali? In che modo sono collegati con le nostre sensazioni e percezioni? Perché́ il luogo è così importante nella memoria? Esistono ricordi "veri" e ricordi "falsi"? E cosa succede quando il processo della memoria viene interrotto dalla malattia mentale? Attingendo alle storie toccanti dei suoi pazienti, alla letteratura e alle fiabe, l'autrice utilizza le ultime ricerche neuroscientifiche per ricomporre i pezzi di quello straordinario puzzle che è la nostrapsiche dalla nascita fino alla vecchiaia.

Nazione
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Romeo, Rosario - Mustè, Marcello

Nazione

Treccani, 10/06/2022

Abstract: Di "nazione" – e "nazionalismi" – si sente parlare quotidianamente, con le più diverse declinazioni e anche derive ideologiche, ma come nasce il concetto e come si è evoluto nel corso della storia? Ce lo mostrano i saggi raccolti in questo volume: l'ampia e approfondita ricostruzione di Rosario Romeo, che illustra l'evoluzione del termine a partire dalla seconda guerra mondiale, culmine ed esito (drammatico) dei principi stabiliti dalla Rivoluzione francese, è preceduta dalle puntuali riflessioni di Felice Battaglia e Walter Maturi che, di poco precedenti proprio a quel conflitto da cui parte l'analisi di Romeo, acquisiscono oggi particolare valore storico, definendo la distinzione del concetto di "nazione" da quello di "Stato" e rintracciando l'origine del "principio" di nazionalità nella prima età moderna e più ancora nel pensiero di Rousseau e Herder. Introduce e amplia il punto di vista degli storici la prospettiva filosofica di Marcello Mustè, che guarda anche agli sviluppi degli ultimi decenni e alle articolazioni politiche nel contesto contemporaneo.

Mito
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Vernant, Jean-Pierre - Marcolongo, Andrea

Mito

Treccani, 15/04/2021

Abstract: Abbiamo tutti bisogno del mito. Non solo e non tanto perché ci piace o perché addirittura ne siamo appassionati, ma perché abbiamo tutti bisogno di una cornice in cui inquadrare noi stessi e il nostro presente. Il mito seduce l'immaginazione, meraviglia, ma soprattutto offre radici al nostro pensiero perché, ci insegna Vernant, quello che a prima vista sembrerebbe "un guazzabuglio di favole strampalate" poggia piuttosto su fondamenta profondissime, che hanno consentito ai Greci di costruire il loro mondo spirituale e materiale. Insomma, sebbene nessuno creda, e probabilmente abbia mai creduto anche nell'antichità, che le storie di eroi e dèi siano vere, che sia realmente esistita un'Afrodite uscita dalle acque o un'Atena nata dalla testa di Zeus, tutta la civiltà occidentale continua a figurarsi all'interno dell'orizzonte intellettuale tracciato quasi tremila anni fa dal mito greco. Come sostiene Andrea Marcolongo nella sua illuminante prefazione, "il mito greco si rivela ancora oggi il perimetro entro il quale pratichiamo l'esercizio del pensiero - e con cui misuriamo il grado raggiunto o mancato della nostra civiltà".

Non mi ricordo le date! La linea del tempo e il senso della storia
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Vanoli, Alessandro

Non mi ricordo le date! La linea del tempo e il senso della storia

Treccani, 22/09/2023

Abstract: Chiamati alla cattedra per essere interrogati, abbiamo tutti temuto di non ricordare la data di una battaglia o di un trattato di pace, di non saper mettere in relazione cause ed effetti, di perderci nel calendario degli eventi remoti. Ma la Storia non si studia perché l'anno della pace di Costanza o quello della battaglia di Waterloo debbano rimanere indelebilmente impressi nella memoria, non è una mera successione di date e avvenimenti. È la scienza dell'uom nel tempo, secondo la nota definizione di Marc Bloch: deve continuamente suscitar dubbi, porre domande, sollevare questioni radicali sul senso dello stare al mondo.

L'impresa italiana
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Amatori, Franco - de Bortoli, Ferruccio

L'impresa italiana

Treccani, 18/11/2022

Abstract: L'impresa, grande o piccola che sia, è il motore dello sviluppo economico e quindi del benessere di una nazione. E se le capacità organizzative, manageriali e tecniche di chi la dirige e di chi ci lavora sono la sua vera e propria spina dorsale e costituiscono la base dell'innovazione che rende possibile rispondere alle continue sfide, tanti altri fattori contribuiscono alla sua fortuna: la specificità e il dinamismo dei mercati nazionali, le possibilità e capacità di investimento, il rapporto con lo Stato, la regolamentazione della competizione, la cultura nazionale, politiche di sostegni, salvataggi, logiche di maggiore o minore protezionismo. Quella raccontata in queste pagine da Franco Amatori e introdotta da Ferruccio De Bortoli è una storia che parte dalla grande impresa sorta sul finire dell'Ottocento, a seguito della seconda rivoluzione industriale, nei settori della chimica, della metallurgia, della meccanica, affiancata alla più piccola impresa dei settori manufatturiero, tessile, delle calzature, e giunge ai nostri giorni attraverso gli straordinari progressi dell'elettronica e delle telecomunicazioni e la rivoluzione di Internet e delle infrastrutture per la Rete.

Cinema neorealista
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Verdone, Mario - Verdone, Carlo - Verdone, Luca - Verdone, Carlo - Verdone, Luca

Cinema neorealista

Treccani, 05/05/2023

Abstract: Il neorealismo è forse la stagione più importante nella storia del nostro cinema. Testimone di quello straordinario cantiere creativo nato sulle ceneri della Seconda guerra mondiale e rappresentato da registi come Roberto Rossellini, Vittorio De Sica, Luchino Visconti, Pietro Germi, Alberto Lattuada, Giuseppe De Santis, Alessandro Blasetti è stato Mario Verdone. La sua voce Neorealismo italiano scritta per l'Enciclopedia Italiana è qui affiancata da una scelta di saggi che mettono a fuoco ascendenze e connessioni tra cinema, letteratura e teatro. In una staffetta ideale, che disegna anche un'eredità emotiva, la parola passa poi ai figli, Carlo e Luca, che celebrano la lezione neorealista e i protagonisti di un momento irripetibile della nostra storia che con la sua forza di immagini e racconto ha ispirato e influenzato il cinema mondiale fino ai nostri giorni.

Democrazia
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Sartori, Giovanni - Urbinati, Nadia

Democrazia

Treccani, 02/06/2023

Abstract: Il termine "democrazia" (dal greco demos, "popolo", e kratos, "potere") fece la sua prima comparsa in Erodoto. Ma dal III secolo a.C. al XIX ha subìto una lunga eclisse acquisendo un'accezione negativa, mentre il regime politico ottimale è stato definito "repubblica" (res publica, cosa di tutti): Aristotele classificò la democrazia tra le cattive forme di governo; Kant ripeteva una comune opinione definendola "necessariamente un dispotismo"; e dello stesso avviso erano i padri costituenti degli Stati Uniti. Anche la Rivoluzione francese si richiamava all'ideale repubblicano, e solo Robespierre usò il termine in senso elogiativo (assicurandogli così la cattiva reputazione per un altro mezzo secolo…). Com'è allora che d'un tratto, dalla metà del XIX secolo, la parola è tornata in auge e ha acquistato un significato apprezzativo? Ce lo spiega colui che è stato il massimo esperto di scienza politica in Italia, preceduto dall'ampia introduzione di Nadia Urbinati.